Il laser, nelle sue multiformi possibilità di applicazione e di intervento, è forse il mezzo terapeutico più importante che il medico estetico ha a disposizione come anticellulite; la possibilità di utilizzare i vari tipi di raggio laser ha permesso il decollo di questa branca della medicina e ha dato un'ulteriore stimolo alla ricerca e alla sperimentazione.
Negli ultimi anni si è avuto un enorme sviluppo tecnologico nel campo dei laser perché si è notata l'enorme influenza terapeutica di questo mezzo fisico sui tessuti. Purtroppo per motivi commercial!, nonché, per inesperienza, gli sono state attribuite possibilità quasi "magiche", che naturalmente non può possedere.
In altri termini il laser non può risolvere tutto; può però agire su un gran numero di patologie e può essere di enorme aiuto al medico se questi ne conosce bene ogni aspetto. In poche parole: il laser è utilissimo nella cura di molte malattie (agire come anticellulite rientra in una di queste), ma non può da solo risolvere il problema.
Come funziona il laser anticellulite?
Intendiamo per "raggio laser" una radiazione luminosa apportatrice di energia alle strutture che vengono a contatto con essa. Trattando solo dei laser usati in medicina, quest'energia può essere biostimolante quando si usano laser a bassa potenza {soft-laser) o distruttiva se impieghiamo laser ad alta potenza (hard-laser). La caratteristica fondamentale del raggio laser è quella di essere un raggio luminoso "coerente", cioè il tragitto della luce laser è lineare, a differenza della luce normale che diverge, e quindi non si disperde (diversamente dalla luce normale) durante il suo tragitto. La conseguenza positiva è che l'energia che il raggio laser possiede arriva concentrata sull'obiettivo indipendentemente dalla distanza a cui esso si trova.
Ora, siccome il raggio luminoso è costituito da particelle invisibili chiamate "fotoni", l'energia è data proprio dall'azione dei fotoni sui tessuti trattati.
Perché il raggio agisce sui tessuti? La teoria più accreditata e che esisterebbero dei sistemi di comunicazione, di trasmissione e di informazione intracellulare ed extracellulare affidati a oscillazioni ottiche e acustiche. In campo ottico questa trasmissione si verificherebbe solo nelle regioni luminose del rosso e dell'infrarosso, vale a dire solo i raggi luminosi nel campo del rosso e dell'infrarosso hanno alta capacità di penetrazione. Se questi sistemi oscillatori variano si entra nel campo del patologico, perché vengono variate anche le informazioni cellulari e quindi le cellule possono assumere un falso comportamento perché erroneamente indirizzate. Il laser agirebbe interferendo positivamente su questi meccanismi, dato che si tratta di una luce monocromatica (vale a dire di un solo colore) e quindi di lunghezza d'onda ben definita. Si comprende il motivo della grandissima utilità del laser nel regolarizzare un numero enorme di alterazioni patologiche delle strutture che possono essere trattate. Purtroppo fino a ora solo le strutture più superficiali possono essere curate poiché la sua azione in profondità, vale a dire la sua penetrazione, è molto limitata, dato che si tratta di una luce assorbita solo dai piani cutanei più superficiali. Ecco, quindi, l'importanza del laser. Non serve a curare una singola malattia, ma è utilissimo nella terapia di molte affezioni perché biostimola i tessuti fornendo loro l'energia necessaria al loro buon funzionamento. Naturalmente non è la panacea di tutti i mali perché svariate sono le necessità di un tessuto malato e non a tutte può provvedere il laser. Però tutti i tessuti si giovano di quest'apporto d'energia purché il mezzo terapeutico venga usato nel giusto modo. È superfluo mettere l'accento sul fatto che il laser è assolutamente innocuo e privo di effetti collaterali, dato che si tratta pur sempre di una luce e non di una radiazione nociva. Nel caso dell'azione anticellulite il laser agisce migliorando il funzionamento di diverse strutture interessate dalla patologia; più precisamente l'atteggiamento patologico delle cellule connettivali, che, come sappiamo, hanno grande rilevanza nella malattia, sarebbe nettamente ridimensionato.
Il laser per la cellulite ha un effetto "linfodrenante", ossia favorisce lo sblocco della circolazione linfatica per il suo intervento a livello dei linfonodi (inguinali, della regione femorale, ascellari, poplitei - lacellulite che si forma dietro il ginocchio- ). E' riconosciuta la capacità antiinfiammatoria e antiedemigena del laser. Si è notato che migliora il microcircolo (quindi un miglior afflusso sanguigno) con conseguente maggior apporto nutritivo ai tessuti trattati. E' risaputo che il laser ha un potente effetto antidolorifico. Il laser stimola la sintesi dell" ATP (una molecola necessaria per tutte le reazioni chimiche dell'organismo) e quindi contribuisce a migliorare anche in questo modo il metabolismo dei tessuti. Come potete notare si può usufruire di un effetto generale e locale notevole che deve essere utilizzato dal medico estetico per migliorare le funzioni dei tessuti interessati, così da poterli mettere in condizione non solo di reagire meglio alla malattia, ma anche di ottimizzare l'azione terapeutica di altre metodiche. In altre parole, anche se il laser da solo non riesce a definire un azione anticellulite al 100% data la complessità del problema, senza dubbio preparerà il terreno all'azione di altre metodiche terapeutiche più specifiche. Sta al medico decidere la scelta del tipo di laser anticellulite, il modo e i tempi di terapia.
Negli ultimi anni si è avuto un enorme sviluppo tecnologico nel campo dei laser perché si è notata l'enorme influenza terapeutica di questo mezzo fisico sui tessuti. Purtroppo per motivi commercial!, nonché, per inesperienza, gli sono state attribuite possibilità quasi "magiche", che naturalmente non può possedere.
In altri termini il laser non può risolvere tutto; può però agire su un gran numero di patologie e può essere di enorme aiuto al medico se questi ne conosce bene ogni aspetto. In poche parole: il laser è utilissimo nella cura di molte malattie (agire come anticellulite rientra in una di queste), ma non può da solo risolvere il problema.
Come funziona il laser anticellulite?
Intendiamo per "raggio laser" una radiazione luminosa apportatrice di energia alle strutture che vengono a contatto con essa. Trattando solo dei laser usati in medicina, quest'energia può essere biostimolante quando si usano laser a bassa potenza {soft-laser) o distruttiva se impieghiamo laser ad alta potenza (hard-laser). La caratteristica fondamentale del raggio laser è quella di essere un raggio luminoso "coerente", cioè il tragitto della luce laser è lineare, a differenza della luce normale che diverge, e quindi non si disperde (diversamente dalla luce normale) durante il suo tragitto. La conseguenza positiva è che l'energia che il raggio laser possiede arriva concentrata sull'obiettivo indipendentemente dalla distanza a cui esso si trova.
Ora, siccome il raggio luminoso è costituito da particelle invisibili chiamate "fotoni", l'energia è data proprio dall'azione dei fotoni sui tessuti trattati.
Perché il raggio agisce sui tessuti? La teoria più accreditata e che esisterebbero dei sistemi di comunicazione, di trasmissione e di informazione intracellulare ed extracellulare affidati a oscillazioni ottiche e acustiche. In campo ottico questa trasmissione si verificherebbe solo nelle regioni luminose del rosso e dell'infrarosso, vale a dire solo i raggi luminosi nel campo del rosso e dell'infrarosso hanno alta capacità di penetrazione. Se questi sistemi oscillatori variano si entra nel campo del patologico, perché vengono variate anche le informazioni cellulari e quindi le cellule possono assumere un falso comportamento perché erroneamente indirizzate. Il laser agirebbe interferendo positivamente su questi meccanismi, dato che si tratta di una luce monocromatica (vale a dire di un solo colore) e quindi di lunghezza d'onda ben definita. Si comprende il motivo della grandissima utilità del laser nel regolarizzare un numero enorme di alterazioni patologiche delle strutture che possono essere trattate. Purtroppo fino a ora solo le strutture più superficiali possono essere curate poiché la sua azione in profondità, vale a dire la sua penetrazione, è molto limitata, dato che si tratta di una luce assorbita solo dai piani cutanei più superficiali. Ecco, quindi, l'importanza del laser. Non serve a curare una singola malattia, ma è utilissimo nella terapia di molte affezioni perché biostimola i tessuti fornendo loro l'energia necessaria al loro buon funzionamento. Naturalmente non è la panacea di tutti i mali perché svariate sono le necessità di un tessuto malato e non a tutte può provvedere il laser. Però tutti i tessuti si giovano di quest'apporto d'energia purché il mezzo terapeutico venga usato nel giusto modo. È superfluo mettere l'accento sul fatto che il laser è assolutamente innocuo e privo di effetti collaterali, dato che si tratta pur sempre di una luce e non di una radiazione nociva. Nel caso dell'azione anticellulite il laser agisce migliorando il funzionamento di diverse strutture interessate dalla patologia; più precisamente l'atteggiamento patologico delle cellule connettivali, che, come sappiamo, hanno grande rilevanza nella malattia, sarebbe nettamente ridimensionato.
Il laser per la cellulite ha un effetto "linfodrenante", ossia favorisce lo sblocco della circolazione linfatica per il suo intervento a livello dei linfonodi (inguinali, della regione femorale, ascellari, poplitei - lacellulite che si forma dietro il ginocchio- ). E' riconosciuta la capacità antiinfiammatoria e antiedemigena del laser. Si è notato che migliora il microcircolo (quindi un miglior afflusso sanguigno) con conseguente maggior apporto nutritivo ai tessuti trattati. E' risaputo che il laser ha un potente effetto antidolorifico. Il laser stimola la sintesi dell" ATP (una molecola necessaria per tutte le reazioni chimiche dell'organismo) e quindi contribuisce a migliorare anche in questo modo il metabolismo dei tessuti. Come potete notare si può usufruire di un effetto generale e locale notevole che deve essere utilizzato dal medico estetico per migliorare le funzioni dei tessuti interessati, così da poterli mettere in condizione non solo di reagire meglio alla malattia, ma anche di ottimizzare l'azione terapeutica di altre metodiche. In altre parole, anche se il laser da solo non riesce a definire un azione anticellulite al 100% data la complessità del problema, senza dubbio preparerà il terreno all'azione di altre metodiche terapeutiche più specifiche. Sta al medico decidere la scelta del tipo di laser anticellulite, il modo e i tempi di terapia.